Gomma, tessuto ed acciaio: ecco come è fatto un pneumatico
Li acquistiamo e li equipaggiamo sulle nostre auto, ma come è fatto uno pneumatico? Gomma, tessuto ed acciaio: ecco come è fatto un pneumatico.
Come è fatto un pneumatico? I moderni prodotti sono un concentrato di alta tecnologia, frutto del lavoro di ricerca: ecco com'è la struttura di una gomma
Gli pneumatici dei giorni nostri sono un concentrato di alta tecnologia, per certi versi possono essere considerati dei veri e propri gioielli - almeno i modelli di fascia alta più evoluti - frutto di un mix di ingegneria, fisica e chimica in maniera da offrire agli automobilisti la garanzia di avere a bordo gomme performanti, affidabili, sicure e che sappiano coniugare performance di alto livello con una lunga durata. èmolto più facile a dirsi che a farsi, poiché per raggiungere tutto ciò è necessario un raffinato lavoro progettuale al fine di ottenere il giusto equilibrio che permetta ad una gomma di essere completa sotto ogni punto di vista. Sono numerosissimi i controlli a cui le coperture vengono sottoposte prima di essere immesse sul mercato, almeno nelle aziende di riferimento del settore.
Come è fatto un pneumatico?
Nelle fasi che precedono la commercializzazione, si può affermare che una gomma viene "vivisezionata", in modo da capire se riuscirà a rispondere ai criteri per i quali è stata progettata e costruita, ovvero maneggevolezza, efficienza, resistenza e tenuta per un alto chilometraggio. Questo perché deve essere in grado di supportare la vettura il più a lungo possibile mantenendo sempre al massimo la sua efficienza. A comporre un pneumatico sono diverse parti, che vengono unite fra di loro durante il processo produttivo, che è lungo e impegnativo e richiede decine di ore di lavorazione. Il battistrada è la parte della gomma che sta a contatto con l'asfalto, deve assicurare aderenza, trazione e tenuta di strada in ogni condizione, ecco perché sulla sua superficie sono presenti degli intagli, così da incrementare il grip anche in presenza di acqua o neve sul manto stradale.
Le varie parti di una gomma
Al di sotto del battistrada troviamo le cinture che servono proprio a rafforzarlo e sono composte da tele di materiale tessile oppure metallico intrecciate; oltre a rinforzare il battistrada, contribuiscono alla distribuzione dei pesi e delle sollecitazioni quando la gomma è in movimento. La spalla o il fianco del pneumatico è la parte laterale, ha una funzione protettiva da urti - come ad esempio il contatto con un marciapiede o una buca - e danneggiamenti, per questo dev'essere decisamente solida e resistente. Più internamente ecco la carcassa, che si può considerare il nucleo del pneumatico: la resistenza e la flessibilità delle gomme è data proprio da questa componente, formata da più strati di tele gommate. Tutte le sollecitazioni che un battistrada subisce vengono assorbite dalla carcassa che a sua volta le scarica sul cerchio, ragion per cui il comfort di guida è strettamente legato a questa parte del pneumatico.
I punti di contatto col cerchio
Il tallone è l'elemento della gomma che si unisce al cerchio e serve a mantenere l'aria all'interno della copertura. Quando un pneumatico si affloscia è perché il tallone è fuoriuscito dalla propria sede - in gergo la gomma è "stallonata" - facendo perdere la pressione di gonfiaggio. Infine abbiamo il cerchietto, si tratta di un anello metallico composto da numerosi fili di acciaio a cui vengono ancorate le tele della carcassa. Come si può vedere, un pneumatico è un complesso sistema di parti formate da vari materiali dalla cui coesione e funzionamento dipende la resa di una gomma, sia in termini prestazionali che di affidabilità . C'è da aggiungere che sulla spalla del pneumatico vengono riportate molte informazioni sulla gomma stessa, ad esempio misure, tipologia di copertura, indice di carico e di velocità , data di produzione, in modo da avere ben chiaro che tipo di prodotto si ha davanti.
In sintesi questi sono i semplici passaggi che spiegano bene come è fatto un pneumatico.
1 - LA MESCOLA
Gli ingredienti principiali sono 2: la gomma e i filler. Questi ultimi possono essere differenti, ma tra i più conosciuti troviamo il silice. Vengono inoltre utilizzati altri agenti anti-invecchiamento per prevenire i danni causati dal tempo. La mescola sarà il risultato della combinazione di questi elementi; può inoltre variare in base al tipo di pneumatico prodotto, cioè se viene prodotto un pneumatico estivo, invernale e 4 stagioni.
Una volta ottenuta la giusta mescola questa verrà miscelata e pressata in un foglio continuo chiamato "slap" che, utilizzato con appositi macchinari, formerà il nostro pneumatico.
2 - LA STRUTTURA DEL BATTISTRADA
Al foglio continuo di gomma verranno aggiunti altri componenti importantissimi: fili di tessuto e cavi d'acciaio. Entrambi servono per dare forma e resistenza al pneumatico. L'assemblaggio del foglio di comma con i cavi di tessuto e acciaio viene chiamato "calandratura".
3 - TALLONE E FIANCHI
Il tallo o spalla è la parte che blocca il battistrada sulla ruota. E' un'operazione delicata e importante perchè se non viene prodotto correttamente il pneumatico potrebbe avere dei problemi in fase di montaggio. La dimensione del tallone è comunque ben definita dal costruttore e bilanciata in base all'ampiezza del battistrada.
4 - ASSEMBLAGGIO FINALE
Una volta ottenuti tutti i componenti questi verranno assemblati in appositi macchinati. Data l'elevata temperatura con la quale viene effettuata questa operazione il pneumatico viene vulcanizzato. Tutti i componenti vengono inseriti in uno stampo ed assembrati ad alta temperatura e pressione. Ciò consentirà di dare la giusta elasticità e resistenza alla gomma.
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