Michelin ePrimacy: l’eco-pneumatico a lunga durata

Il nuovo ePrimacy di Michelin nasce per soddisfare tre requisiti: elevato chilometraggio, diminuzione dei consumi di carburante e riduzione delle emissioni di CO2.

michelin e primacy

Il nuovo ePrimacy di Michelin è stato già definito l’eco-pneumatico, poiché progettato e realizzato con un occhio di riguardo verso la tutela dell’ambiente, ma ovviamente senza sacrificare nulla in termini di performance e soprattutto durata, vero cavallo di battaglia dell’azienda francese. Da ormai trent’anni Michelin lavora alla riduzione della resistenza al rotolamento dei suoi prodotti e già nel 1992 creò la prima gomma considerata “verde”, lontana parente dell’attuale ePrimacy, che viene ritenuto il primo pneumatico “eco-responsabile” perché nella progettazione è stato studiato interamente il suo ciclo vitale in termini di impatto sull’ambiente, così da coniugare resa prestazionale, efficienza e una ridotta incidenza sul nostro ecosistema. Un prodotto ad alto contenuto tecnologico e rivoluzionario, poiché molte delle sue caratteristiche sono ancora inedite nel panorama delle gomme auto.

Un concentrato di innovazione

Il Michelin ePrimacy può essere a pieno diritto considerato un concentrato di innovazione, un vero e proprio gioiello tecnologico in virtù delle sue caratteristiche: tra i pneumatici estivi premium è al momento quello con la più bassa resistenza al rotolamento presente sul mercato del ricambio, un unicum che apre nuovi orizzonti nel settore, come spesso capita al colosso francese. A certificare questa sua qualità c’è l’etichetta europea, per quanto riguarda la resistenza al rotolamento l’ePrimacy ha ottenuto la classe A, la più elevata in assoluto. Ciò ovviamente non va a discapito dell’efficienza e del grip, anche in condizioni critiche; nell’aderenza sul bagnato, infatti, rientra in classe B, e attualmente meno dell’1% dei pneumatici in commercio può vantare valori così elevati in queste due categorie, dimostrando tutta la bontà del lavoro compiuto da Michelin. In aggiunta abbiamo una lunga durata in termini di chilometraggio, vero fiore all’occhiello dei prodotti dell’azienda del Bibendum, senza sacrificare nulla in termini di prestazioni, anzi. L’ePrimacy, infatti, è in grado di superare i test di omologazione per i pneumatici nuovi nella frenata sul bagnato anche da usurato, con 30 mila chilometri percorsi: un risultato davvero stupefacente.

I numeri del nuovo ePrimacy

Più delle parole però – soprattutto quando si parla di gomme auto – contano i numeri e quelli del Michelin ePrimacy rivelano tutto il suo potenziale: grazie alla riduzione della rolling resistance permette di consumare 0,21 litri di carburante in meno ogni 100 chilometri in confronto ai consumi medi dei pneumatici disponibili ora sul mercato, un risultato davvero significativo. Quanto è tangibile questa diminuzione per l’automobilista? Si parla di poco meno di 100 euro di risparmio nelle spese destinate al carburante nell’arco del ciclo vitale della gomma. Riducendo i consumi, si limitano anche le emissioni: oltre 170 chili in meno di anidride carbonica immessa nell’ambiente durante il ciclo vitale del pneumatico, che rendono l’ePrimacy la copertura attualmente più sostenibile presente in commercio e l’unica ad essere dotata dell’etichetta EPD che rispetta la Dichiarazione Ambientale di Prodotto, raggiunta attraverso l’impiego di soluzioni all’avanguardia.

Cosa c’è sotto il battistrada

Sia in termini progettuali che costruttivi il Michelin ePrimacy può essere definito hi-tech, con scelte che hanno permesso di incentivare la sostenibilità ambientale e allo stesso tempo incrementare le performance. Sul battistrada troviamo la tecnologia MaxTouch Construction, che in sostanza aumenta l’impronta a terra ottimizzandola, questo consente di avere una trazione migliore e un’usura più regolare e omogenea della copertura. Sulle spalle del pneumatico è presente una mescola di nuova concezione, la cui denominazione è Cool Running, che riduce l’assorbimento di energia in curva per consentire un minor consumo di carburante, a cui si aggiungono le miscele presenti sul battistrada Energy Passive ed Energy AirShield che durante il rotolamento limitano la dissipazione di energia. Infine le scanalature hanno forma ad U, così da aumentare l’aderenza su fondo stradale bagnato. Una gomma dunque che guarda al futuro e dunque anche ai veicoli elettrici: con a bordo gli ePrimacy, infatti, una vettura elettrica può incrementare la sua autonomia del 7%. Sarà disponibile in 56 misure differenti – comprese fra 15 e 20 pollici – dalla primavera 2021.