Come lo stile di guida influisce sull’usura degli pneumatici e dei cerchi
Lo stile di guida ha un impatto diretto sull’usura di pneumatici e cerchi: i piloti professionisti lo sanno bene e anche gli automobilisti più esperti avranno notato che un determinato tipo di guida porta a un consumo più rapido di gomme e cerchioni, mentre con un approccio differente è possibile preservare più a lungo entrambi. Ma in che modo lo stile al volante influisce sul loro consumo? La principale indiziata è la guida sportiva, ovvero manovre brusche, accelerazioni improvvise e frenate decise insieme ovviamente all’alta velocità causano un consumo maggiore del battistrada della gomma e sollecitazioni più intense sui cerchi, col risultato di accorciarne il ciclo vitale. Tuttavia non è difficile fare in modo che pneumatici e cerchi durino più a lungo: ecco i “trucchi” da adottare.
Perché la guida sportiva accorcia la vita di gomme e cerchi?
La guida sportiva è strettamente correlata all’elevata velocità e questo binomio comporta un maggiore stress per le componenti della vettura, fra cui naturalmente anche gomme e cerchi. Curve affrontate ad alta velocità, manovre brusche, sterzate improvvise, accelerazioni a tutto gas e frenate che fanno stridere i pneumatici causano un’abrasione più rapida del battistrada, che di conseguenza si usura più in fretta. Allo stesso modo questo approccio al volante comporta sollecitazioni maggiori per i cerchioni, sebbene il loro ciclo di vita possa assicurare centinaia di migliaia di chilometri di durata (200-300 mila, per dare un’idea un po’ più chiara). In questo caso, però, il nemico da temere più che l’usura è il pericolo di rotture e cedimenti, provocate magari da una buca affrontata a velocità sostenuta oppure contatti sin troppo decisi con cordoli e marciapiedi che possono danneggiare la struttura del cerchio.
Oltre all’usura, ci sono altri elementi da considerare?
Come per i cerchi, anche per i pneumatici bisogna mettere in conto un rischio maggiore di danni a cui si va incontro con un approccio alla guida spiccatamente sportivo. Intendiamoci: sia i cerchioni che le gomme auto sono estremamente resistenti e costruiti per durare molto nel tempo, ma a lungo andare le sollecitazioni eccessive possono creare problemi. Ciò significa che un po’ di guida sportiva ogni tanto incide in minima parte sull’usura e sullo stress a cui vengono sottoposte tali componenti, ma un costante approccio di questo tipo può accorciare anche in maniera notevole il loro ciclo vitale. Nel caso dei pneumatici, poi, l’alta velocità può causare surriscaldamento col rischio che a cedere sia la struttura interna, magari all’improvviso mentre si viaggia in autostrada: uno scenario le cui conseguenze sono facilmente immaginabili. Per cui guida sportiva sì, ma con moderazione: potrebbe essere questo il consiglio degli esperti!
Quali altri fattori possono influire sull’usura precoce?
Lo stato della sede stradale è un elemento che incide in modo significativo sull’usura delle gomme e accoppiato a un approccio sportivo al volante può ridurre notevolmente la durata delle coperture. Gli asfalti abrasivi e le strade in cattivo stato - peraltro piuttosto diffuse nel nostro Paese - sono i primi responsabili di un consumo più marcato dei pneumatici, che può essere contrastato con un “modus guidandi” più tranquillo, in particolare nei contesti cittadini, dove fra rattoppi, buche, tombini e cambi di asfalto le insidie non mancano sia per le gomme che per i cerchi in lega e in ferro. È vero che in città è difficile sviluppare alte velocità - il limite nei centri urbani è 50 km/h - ma le manovre brusche hanno una certa incidenza pure a velocità moderata e per questo motivo dovrebbero essere evitate.
Quali sono i “trucchi” alla guida per preservare pneumatici e cerchi?
Fra le righe lo si è già potuto intuire: una guida “calma” e con manovre progressive aiuta a preservare sia i pneumatici che i cerchi, riducendo l’usura a cui vanno incontro. Accelerazioni e frenate “dolci”, evitando il piede pesante sull’acceleratore e le inchiodate sul freno, riducono l’abrasione del battistrada a contatto con l’asfalto e le curve affrontate in maniera non aggressiva comportano uno stress minore sia per le gomme che per i cerchi. Spingere al limite va bene in pista, ma non su strada in primis per ragioni di sicurezza e poi per non sottoporre a sollecitazioni intense le componenti della vettura, che per quanto solide e resistenti non sono progettate per reggere i carichi di lavoro di un’auto da corsa. E il proverbio “chi va piano, va sano e va lontano” può riferirsi anche alle parti di un veicolo!
Ci sono pneumatici che garantiscono un chilometraggio maggiore?
La durata chilometrica è diventata un fattore centrale per i produttori di pneumatici, la risposta dunque è affermativa, esistono pneumatici costruiti per assicurare una maggior durata. Quali sono? Si tratta principalmente delle gomme realizzate dai produttori di punta del settore, come ad esempio Michelin e Continental, che grazie agli investimenti in ricerca e sviluppo riescono a mettere a punto prodotti capaci di coniugare performance al top e chilometraggio elevato. Anche così si spiega il loro costo superiore: spesso la differenza rispetto ai pneumatici economici la fa proprio la durata chilometrica, che le gomme di fascia media o economica non riescono a garantire. E le testimonianze in tal senso non mancano: ci sono automobilisti che hanno affermato di aver percorso fra i 50 e i 60 mila chilometri con lo stesso set di pneumatici, abbinando a coperture premium di lunga durata una guida “tranquilla” e poco stressante per le varie componenti del veicolo.
Ci sono soluzioni alternative per gli amanti della guida sportiva?
Il consiglio per tutti loro è di puntare su prodotti specifici per una guida più “intensa”, ovvero pneumatici high performance - progettati e realizzati per far fronte a sollecitazioni più intense - e magari cerchi in carbonio che potremmo definire racing, ovvero sviluppati nel mondo delle corse e poi messi a disposizione di tutti gli automobilisti, prodotti da aziende che hanno un’esperienza di lungo corso nel settore delle gare automobilistiche, come ad esempio MOMO e MAK. In questo modo sarà possibile portare al limite la propria auto - rigorosamente su pista! - senza temere un’usura eccessiva di gomme e cerchioni e potendo contare sul massimo supporto in termini di performance.
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