Copricerchi: cosa dobbiamo sapere

I copricerchi – conosciuti erroneamente anche con il nome di coprimozzo – svolgono una doppia funzione: protettiva ed estetica. Servono infatti a offrire maggiore protezione al cerchio e ad affinarne l’estetica. Sono in sostanza accessori a forma di disco da montare sul cerchione. Per tali ragioni la loro installazione è indicata per i cerchi in ferro, esteticamente meno curati in confronto a quelli in lega, che proprio dell’aspetto esteriore (grazie a linee studiate nel dettaglio) e della leggerezza fanno i loro principali punti di forza. La comparsa dei copricerchi va fatta risalire agli anni ’80, soprattutto con funzione estetica più che protettiva proprio perché servivano ad abbellire i cerchi in acciaio, più minimali e meno accattivanti. Il fatto che la soluzione cerchio in acciaio più copricerchio fosse più economica rispetto all’acquisto dei cerchi in lega ha favorito negli anni la loro diffusione.

Si possono installare i copricerchi coi cerchi in lega?

Avendo una funzione principalmente decorativa, montare i copricerchi sui cerchioni in lega è una scelta sconsigliata (e talvolta ciò non è neppure possibile): questa tipologia di cerchi infatti assolve già pienamente alla funzione estetica alla quale sono chiamati, grazie a linee curate – moderne oppure più classiche – ma sempre accattivanti e piacevoli a vedersi. Di pari passo con l’evoluzione delle forme e delle linee dei cerchi in lega si sono affinati pure i copricerchi, che restano però destinati esclusivamente a chi decide di affidarsi ai cerchi in acciaio. Tale soluzione è ancora la più economica e permette di spendere meno rispetto al solo acquisto dei cerchi in lega; questi ultimi rimangono invece l’opzione consigliata per chi, oltre ad un adeguato supporto, guarda con particolare attenzione all’estetica e cura ogni minimo dettaglio anche esteriore della propria vettura.

Protezione ed estetica

L’aspetto estetico è senz’altro primario nei copricerchi, ma non è l’unico: andando a coprire il cerchio in ferro, lo protegge maggiormente e consente di prolungarne la durata nel tempo, riparandolo ad esempio dall’acqua, che a lungo andare può portare alla formazione di ruggine. Inoltre, essendo realizzati in plastica dura, consentono all’automobilista un’ampia possibilità di personalizzazione, che a livello estetico può rendere dunque i cerchi in acciaio – grazie all’aggiunta del copricerchio – simili a quelli in lega. Fra i vantaggi c’è, come abbiamo visto, il risparmio, in quanto si tratta di una soluzione meno costosa; fra gli svantaggi, invece, vi è una maggiore possibilità di rottura in caso di urti (proprio perché sono realizzati in plastica) e il rischio di perderli per strada a causa di un fissaggio non ottimale o come conseguenza appunto di un urto con una buca o un marciapiede.

Copricerchi: come non perderli

Per questo può essere utile sapere in che modo montare i copricerchi così da ridurre al minimo il rischio di perderli. Tale pericolo è pressoché nullo con i copricerchi fissi, in quanto vengono fissati al cerchio tramite gli stessi bulloni della ruota. Diverso è invece il discorso per i copricerchi a incastro, che vanno fissati manualmente con gli appositi ganci. Tuttavia tale fissaggio potrebbe non essere sufficiente, perché un urto particolarmente deciso o il contatto con un marciapiede può portare ad uno sganciamento e a perdere i copricerchi durante la marcia, senza che l’automobilista nemmeno se ne accorga. Con questa tipologia di copricerchi possono essere d’aiuto le fascette in plastica, che attraverso i fori del copricerchio stesso vanno a fissarlo al cerchione, unendosi alle razze di quest’ultimo. Così oltre al fissaggio a incastro si avrà un ulteriore aggancio che eviterà se non altro di perdere i copricerchi per strada nell’eventualità in cui dovessero sganciarsi. Una soluzione non ottimale dal punto di vista estetico ma che può rivelarsi estremamente funzionale.